Sarà sugli schermi del Manchester Film Festival “The Imago”, una produzione indipendente tutta italiana della lucchese Metropolis. Film scritto e diretto da Emiliano Galigani, poliedrico regista, scrittore e produttore teatrale classe 73’ e liberamente ispirato alla storia di Charles L Dodgson, meglio noto con lo pseudonimo di Lewis Carrol, il celebre autore di Alice’s Adventures in Wonderland, il cui surrealismo riecheggia come tratto visivo distintivo dell’opera di Galigani.
I biglietti della proiezione sono acquistabili sul sito internet del festival (http://www.maniff.com/the-imago) con la possibilità per gli spettatori di essere la giuria dei film che avranno visto per l’ “Audience Award”. Il film italiano é tra i favoriti in categorie come miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura in quella che è la prima proiezione assoluta al pubblico.
The Imago è il riadattamento di una pièce teatrale di Galigani – “Lo strano caso di Mr. D”. Il film è stato girato in Toscana, in provincia Lucca ma con una peculiarità: é interamente in inglese, con un cast inglese la cui unica eccezione é la bravissima attrice italiana Manuela Parodi.

Ambientato nell’ Inghilterra Vittoriana di fine 800’ dai tratti brumosi che rievocano i racconti di Luis Stevenson e Conan Doyle, “The Imago” è la storia dai contorni dark di un processo kafkiano al mite matematico e appassionato di fotografia Charles Dee, interpretato da Douglas Dean.
La fotografia ai suoi albori è l’altra grande protagonista, come prodigiosa scoperta in grado di permettere agli uomini (presumibilmente?) di dominare il tempo. “A machine that wipes out time” nelle parole di Cellar, l’affascinante e pericoloso amico di Charles: “Prova ad immaginare se si sottraesse alla vita il peso delle esperienze e delle abitudini. Quello che ne resterebbe non sarebbe altro che la splendida eternità di una attimo senza macchia”. L’attimo immortale che una fotografia promette di riuscire catturare su un pezzo di carta.

Quando il processo entra nel vivo l’angoscioso stupore di Charles Dee si tramuta lentamente in consapevolezza. Nei suoi ricordi ritornano vivi gli attimi che la sua mente aveva rimosso: l’incontro con il fotografo N. Niepce, paradossale personaggio divorato dallo stesso oblio che ambiva a ghermire, l’amore appassionato per Helen, l’amicizia con l’oscuro Cellar e la spasmodica ricerca della purezza immortale. In un finale da thriller che siamo sicuri vi lascerà senza fiato.
The Imago è la storia di una illusione (quella del progresso?). E di un processo per un crimine che è un processo dai contorni immensamente più vasti dei fatti di cronaca spiccioli: quello all’irriverente presunzione umana di provare a dominare l’eterno restandone illesi.

Giovanni Bruner